Partiamo dalle informazioni principali: cos’è la Carriera Alias
La Carriera Alias si rivolge a tutte quelle persone che si riconoscono nel termine ombrello “transgender”. Questo termine rappresenta le persone che non si sentono rappresentate dal genere assegnatogli alla nascita (quello definito “sesso biologico”).
La Carriera Alias è un iter burocratico, alternativo e temporaneo, riservato alle persone transgender che studiano presso un istituto scolastico o universitario. Attraverso questa procedura il nome scelto dalla persona che ha fatto richiesta di attivarla va a sostituire il nome anagrafico sui documenti interni alla struttura frequentata.
L’introduzione del nome scelto non ha valore legale al di fuori del contesto scolastico. Serve però a tutelare la persona da azioni di “misgendering”, cioè quelle azioni che fanno riferimento al sesso biologico o al nome anagrafico. Evitando questi inconvenienti, è possibile mantenere un ambiente formativo positivo e rispettoso delle libertà e dell’inviolabilità della persona ai sensi della Legge 164/1982.
La Carriera Alias va ad anticipare quei cambiamenti possibili una volta emessa l’eventuale sentenza del Tribunale che rettifica l’attribuzione di sesso e di conseguenza il nome attribuito alla nascita, permettendo quindi di avere nuovi documenti anagrafici. Il nome dell’identità elettiva sarà l’unico visibile internamente a tutti i servizi didattici dei docenti e dello studente, costituendo di fatto l’unico nome a cui ricondurre la persona.
Per quanto riguarda gli istituti superiori di secondo grado, il nome scelto compare nei quadri dei voti, nel libretto e nel registro elettronico. Nelle università può essere utilizzato anche nel badge e nella mail istituzionale personale. Non può essere usato nel diploma di maturità o laurea, a meno che non sia stata emessa la sentenza dal Tribunale.
Se lo studente o la studentessa è maggiorenne può fare richiesta personalmente. Se invece la persona interessata è minorenne, spesso viene chiesto l’intervento di un tutore o una tutrice. Non esiste però una regolamentazione nazionale o regionale: è quindi cura di ogni istituto stabilire i termini di attivazione e richiesta della Carriera Alias.
Varie università e istituti superiori di secondo grado, come detto precedentemente, hanno già reso possibile attivare la procedura. Nella nostra provincia, l’unico è stato l’Istituto Capellini Sauro nel maggio 2022.
Come ci siamo mossi
Da ottobre 2022 abbiamo iniziato mandando delle mail a tutte le Dirigenze Scolastiche delle scuole superiori di II grado della provincia. Dopo aver aspettato due settimane, abbiamo iniziato a contattare telefonicamente le segreterie per sapere se le mail fossero almeno arrivate a destinazione. Non sempre abbiamo ricevuto risposte chiare.
Tra novembre e dicembre abbiamo rimandato delle mail, contattando anche i collaboratori e le collaboratrici della Presidenza; abbiamo continuato a chiamare per chiedere aggiornamenti. Alcune segreterie si sono segnate il nome dell’associazione e l’iniziativa per sollecitare in Presidenza. Con il nuovo anno abbiamo continuato a chiamare e chiedere colloqui.
A che punto siamo
Ad oggi, tre Istituti hanno rifiutato la nostra proposta: due tramite telefono (non sappiamo nemmeno con chi abbiamo parlato), il terzo dopo un colloquio di persona fatto con la vicepresidenza. Un altro istituto ci ha comunicato, in sede di colloquio, che non è possibile attivare la Carriera Alias in questo anno scolastico perché non c’è tempo, perché “andrebbe organizzato un collegio docenti” (questo è quanto ci è stato detto). A settembre ricontatteremo la Dirigenza. Stiamo ancora cercando un contatto con gli altri Istituti che vada oltre la Segreteria.
Come ci muoveremo nei prossimi mesi
Fino alla fine dell’anno scolastico continueremo a chiamare le segreterie e chiedere colloqui, cercando anche di instaurare un rapporto con le rappresentanze studentesche.