Caccia di Sesta Generazione: Stati Uniti e Cina pronti a contendersi il dominio dei cieli, Mosca abbandona la corsa.

di Federico Marinozzi

Le sanzioni economiche potrebbero aver già avuto un impatto irrimediabile sull’apparato militare industriale del Cremlino, il quale risulta essere il grande assente nell’incombente corsa alle piattaforme di sesta generazione per la supremazia aerea. Lo sviluppo delle tecnologie militari aeronautiche più all’avanguardia sarà presto concentrato esclusivamente nelle mani di Washington e Pechino.

Sin dai primi giorni dell’operazione speciale in Ucraina, le forze armate di Mosca hanno riscontrato una serie di difficoltà che pochi esperti si sarebbero aspettati, specialmente se si considerano le modeste capacità belliche di Kiev già prima del conflitto. La carente preparazione dei reparti di fanteria, unita ad evidenti lacune strategico-dottrinali della VVS RF, hanno di fatto trasformato quella che doveva essere una rapida campagna di conquista in un incubo logistico e tattico.

La risposta dell’Occidente all’aggressione non si è fatta attendere. Il sostegno mostrato si è tradotto nell’invio di armi ed armamenti alla resistenza di Kiev, unito a severe restrizioni economiche- commerciali contro la stessa Russia. Sebbene le sanzioni economiche perpetuate puntino ad impoverire l’economia di Mosca al fine di sottrarle risorse da destinare al conflitto, queste potrebbero avere un impatto molto più profondo sull’intera industria militare al servizio di Putin. In effetti, i danni arrecati potrebbero avere un impatto irreversibile sulle capacità della Federazione di primeggiare come uno dei leader principali nell’innovazione tecnologica militare. In particolare, il settore aeronautico, storicamente uno dei campi di eccellenza dell’industria bellica ex-sovietica, sembrerebbe destinato a vivere un drastico ridimensionamento.

Il primi indizi sul declino dell’industria aeronautica russa si erano manifestati già durante lo sviluppo del caccia stealth di quinta generazione Su-57 “Felon” di Sukhoi, dove il Cremlino aveva riscontrato terribili ritardi di progettazione, collaudo ed assemblaggio. Successivamente, visto l’allungarsi delle tempistiche di sviluppo, sempre più nazioni come India ed Emirati Arabi Uniti si sono ritirate dal progetto. Attualmente, si stima che solo dalle 3 alle 15 unità di “Felon” siano disponibili ed è probabile che non tutte siano in pieno stato di operativo. Numerosi ricercatori, in aggiunta, hanno sempre sollevato diverse perplessità riguardanti le indispensabili capacità stealth del caccia di ultima generazione russo, specialmente se paragonate ai suoi rivali occidentali come l’F-35 o alla sua controparte di Pechino, il J-20 di Chengdu. Le aggravanti poste dalle sanzioni e l’inaspettato perpetuarsi del conflitto devono aver ulteriormente messo in crisi tutto il delicato sistema di supply- chain che Putin faticava già precedentemente a mantenere operativo con regolarità. In particolar modo, la scarsa reperibilità domestica di chip ed hardware sembra essere la causa principale del lentissimo processo di fabbricazione dello Sukhoi Su-57. Per questo motivo, la recente vendita di 12 unità di Su-57 all’Algeria , seppur di grande rilevanza per gli equilibri politici nel Mediterraneo, potrebbe vedere posticipata drammaticamente la consegna degli stessi “Felon”.

Tuttavia, mentre Putin arrancava nel sostenere gli ingenti costi economico-industriali richiesti dal suo caccia stealth, Washington e Pechino hanno, al contrario, alzato ulteriormente la posta in palio. L’avvento delle piattaforme definite di “sesta generazione” sembra essere infatti pressappoco imminente. Quest’estate gli Stati Uniti hanno esposto al pubblico il progetto NGAD (Next Generation Air Dominance) il quale, seppur ancora segretissimo, ha un obiettivo tanto chiaro

quanto ambizioso: la creazione di un caccia in grado di soprassedere l’F-22 Raptor di Lockheed Martin, considerato dagli esperti come uno dei fighter jet più avanzati e letali mai sviluppati, tutt’oggi fiore all’occhiello dell’apparato militare, tecnologico ed industriale statunitense. Pechino, allo stesso tempo, dichiara di essere coinvolta non solo nella corsa ai caccia di sesta generazione ma di essere addirittura in vantaggio rispetto alla Air Force Americana. Seppur nessuna informazione ufficiale sia reperibile riguardante i veicoli e i sistemi in sviluppo, è semplice ipotizzare i motivi di una competizione così serrata viste le crescenti tensioni economico-politiche tra i due giganti nell’Asia Meridionale. Se i veicoli di sesta generazione dovessero mantenere la stessa matrice rivoluzionaria dei loro predecessori, è probabile che solo le nazioni attualmente impegnate nel loro sviluppo siano poi in grado di acquisire conoscenze, esperienza e know-how necessari per perseguire il dominio dei cieli nel prossimo futuro.

La Russia risulta quindi essere la grande assente in una competizione che, seppur negli ultimi decenni non l’abbia mai vista propriamente eccellere, ha sempre dimostrato la posizione di prestigio globale di Mosca in termini di capacità militari ed influenza politica. Tale assenza potrebbe di fatto segnare il ritiro definitivo del Cremlino dal panorama delle potenze militari-industriali per quanto riguarda l’innovazione, con il conseguente ridimensionamento del potenziale delle forze armate della Federazione. A dicembre verrà svelato il nuovo bombardiere stealth americano B-21 Raider di Northrop Grumman il quale, a detta degli esperti, includerà alcune innovazioni caratteristiche della nuova generazione di dominatori dell’aria. Solo allora inizieremo a comprendere quanto sarà amplio il divario tra piattaforme di quinta e sesta generazione.

FONTI

https://www.aerotime.aero/articles/31191-usaf-reveals-ngad-timeline

https://www.aerotime.aero/articles/31982-fact-check-how-many-su-57s-does-russia-have

https://www.lockheedmartin.com/en-us/products/f-35.html

https://www.aviation-report.com/segretario-us-air-force-descrive-i-seven-operational-imperatives-per-forgiare-la- future-force-e-tra-essi-b21-e-ngad/

https://www.aviation-report.com/sono-i-tanto-attesi-progetti-segreti-per-le-forze-armate-americane-quelli-mostrati- da-northrop-grumman-in-suo-recente-video/

https://www.ilmessaggero.it/mondo/russia_armi_algeria_caccia_stealth_57_supremazia_aerea_mediterraneo_cosa_ sappiamo-7038056.html

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