10 Dicembre giornata mondiale dei diritti umani

Ogni giorno, in più parti nel mondo, vengono violati i diritti fondamentali delle persone.
Spesso quando pensiamo alla privazione dei diritti umani additiamo inorriditi paesi sconosciuti di cui abbiamo sentito parlare solo al telegiornale, mentre sappiamo che per vedere un abuso non c’é bisogno di guardare tanto lontano.

Anche nelle nostre città Italiane oggigiorno qualcuno rinuncia ad un pasto. Anche oggi è l’ennesimo giorno che uno studente meno agiato di un istituto senza fondi fa lezione sul suo telefonino. Chi utilizza i trasporti pubblici non è tutelato. Il lavoro spesso non è tutelato, basti pensare ai tantissimi che lavoravano parzialmente o completamente in nero prima dell’emergenza covid.

Ancora oggi il diritto al cibo e il diritto all’acqua, inclusi nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, non sono scontati per tutti in Italia.
L’articolo 23 della stessa, relativo al diritto al lavoro, viene frequentemente violato. Questo cita la libera scelta dell’impiego, la protezione contro la disoccupazione, soddisfacenti condizioni di lavoro, una uguale retribuzione che assicuri al lavoratore e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana.

Neanche l’articolo 24 della carta dei diritti umani viene rispettato, il quale richiama al rispetto del diritto al riposo e allo svago con una limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.

Viene violato l’articolo 26, il diritto allo studio, il quale merita di essere riportato (comma1), e recita:

“ 1) Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.”

Sopratutto, ci inorridisce la violazione del diritto fondamentale alla libertà, all’uguaglianza e a condizioni di vita soddisfacenti per tutti, in un ambiente che consenta di vivere nella dignità e nel benessere. Dove l’uomo ha il dovere solenne di proteggere e migliorare l’ambiente a favore delle generazioni presenti e future.

È credo diffuso che in Italia i diritti e i doveri, perlomeno quelli fondamentali, vengano rispettati equamente. La realtà è che ormai da tempo alcuni diritti fondamentali sono dati per scontati, facendo perdere alle persone la reale cognizione di cosa significherebbe per loro una violazione di quel diritto fondamentale. Mentre dall’altra parte chi dalla nascita è stato privato di uno dei sopraelencati diritti o altri, frequentemente si accorge troppo tardi e da solo della violazione in atto.

Bisogna ricordare alle nuove generazioni di cittadini che esistono dei diritti fondamentali dell’uomo, i quali vanno reclamati a gran voce. Essi sono uguali per tutti, italiani e non, politici, lavoratori, studenti, disoccupati o proprietari di appartamenti.
E ancora in concomitanza con la lotta per i diritti umani va portata avanti la battaglia dei diritti della natura. Dobbiamo valorizzare il rispetto delle risorse naturali e la fondamentale riduzione dei consumi di combustibili fossili, per una città più verde che rispetta il benessere di tutta la flora e fauna del territorio, essere umano compreso.

Basterebbe che ognuno rinunciasse agli sprechi e allo stesso tempo donasse un piccolo pezzo della sua ricchezza per far sì che i diritti di tutti vengano rispettati. Non possiamo aspettare che siano i governi a fare rispettare i diritti e doveri fondamentali, la lealtà e il senso civico nei confronti dei diritti fondamentali dell’uomo e dell’ambiente devono nascere altruisticamente dentro il singolo cittadino.

Alessandro Piotto X SpeziaDinamika

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