La violenza domestica: un fenomeno da estirpare

Anche nella nostra città non mancano casi di violenza domestica: questa volta ai danni di una donna di trent’anni, madre di un figlio, aggredita dall’ex compagno davanti agli occhi del piccolo. Per questa volta la vicenda si è conclusa con solo delle contusioni, che però sono state giudicate guaribili in 30 giorni. L’uomo è stato arrestato e messo ai domiciliari in attesa del processo dai carabinieri, i quali sono stati chiamati previdentemente dai vicini di casa che non erano nuovi nel sentire urla e rumori di violenza in quella casa.

Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) la violenza domestica è un fenomeno molto diffuso che riguarda ogni forma di abuso psicologico, fisico, sessuale e le varie forme di comportamenti coercitivi esercitati per controllare emotivamente una persona che fa parte del nucleo familiare. Può portare gravi conseguenze nella vita psichica delle donne, degli uomini e dei bambini che la subiscono perché può far sviluppare problemi psicologici come sindromi depressive, problemi somatici come tachicardia, sintomi di ansia, tensione, sensi di colpa e vergogna, bassa autostima, disturbo post-traumatico da stress e molti altri. Le condizioni di chi subisce la violenza sono tanto più gravi quanto più la violenza si protrae nel tempo, o quanto più esiste un legame consanguineo tra l’aggressore e la vittima. Dal punto di vista fisico le violenze domestiche possono generare gravi danni permanenti e portare difficoltà del sonno o nella respirazione. Le conseguenze della violenza domestica protratta nel tempo lasciano segni anche sul piano relazionale perché le vittime che la subiscono spesso perdono il lavoro, la casa, gli amici e le risorse economiche di sostentamento. Il fenomeno della violenza domestica risulta essere diffuso in tutti i paesi e in tutte le fasce sociali; gli aggressori appartengono a tutte le classi e a tutti i ceti economici, senza distinzione di età, razza, etnia. Le vittime sono uomini, donne e bambini che spesso non denunciano il fatto per paura o vergogna.

Per combattere questo fenomeno è importante non isolarsi, cercare sempre aiuto da amici e parenti, cercare referti o testimoni del fatto, e soprattutto non aver paura di sporgere denuncia, la legge ci tutela in questo; inoltre esistono numerosi centri antiviolenza, luoghi in cui vengono accolti donne e uomini che hanno subito violenza e che offrono servizi di consulenza psicologica, consulenza legale e altre attività per coadiuvare il percorso di uscita dalla violenza.

Contatti:

Centro antiviolenza IRENE: numero verde 800144388 o sportello in via Migliari 21 a La Spezia.

Numero nazionale contro la violenza : 1522

Carabinieri: 112

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *