Cosa è successo nel Canale di Suez?

Il Canale di Suez è uno dei più importanti canali navigabili di commercio marittimo al mondo e collega il Mediterraneo al Mar Rosso. Il traffico al suo interno è bloccato da Martedì mattina, a causa della MS Ever Given, gigantesca portacontainer lunga 400 metri e pesante circa 220mila tonnellate che si è incaglianata in un banco di sabbia, nella sponda orientale del canale. La vicenda sta tenendo sotto tensione il commercio mondiale e potrebbe causare grandi problemi logistici ed economici.

La portacontainer MS Ever Given prima di salpare in uno dei suoi viaggi

Il Danno Economico

La sospensione del tratto di commercio marittimo è vista con preoccupazione da molte aziende europee, dato che, ad oggi, sono circa 300 le navi cariche di petrolio, componentistica, prodotti agroalimentari e materiali di consumo in attesa che si liberi il passaggio. Le esportazioni dei paesi europei in Asia potrebbero essere messe a rischio dal blocco oltre che dai possibili saccheggi dei pirati. Le ripercussioni economiche stimate sono di circa 10 miliardi di dollari al giorno. La situazione potrebbe anche sconvolgere maggiormente il mercato mondiale delle materie prime agricole e del petrolio, già in tensione per gli effetti della pandemia, con un forte impatto sui costi di produzione, trasformazione e trasporto dell’intera industria agroalimentare.

I tentativi di salvataggio

Secondo le autorità egiziane il canale verrà liberato entro 48 ore al massimo, ma non è da escludere che servirà più tempo ed uno sforzo collettivo per risolvere il problema. Nel tentativo di disincagliare la nave sono stati già rimossi 17.000 metri cubi di sabbia, ma il problema persiste.

I tentativi di rimozione di sabbia sono in atto da giorni

Al fine di velocizzare i lavori, l’azienda italiana Micoperi, famosa per aver operato il salvataggio della Costa Concordia sull’Isola del Giglio nel Marzo del 2012, ha affermato di essere a disposizione per migliorare la situazione.

I tentativi stanno continuando da giorni senza risolvere il problema, nella giornata di oggi altri due rimorchiatori (di cui uno italiano) andranno a partecipare alle operazioni per riportare a galla la nave.

Fonti: BBC, Corriere della Sera, La Presse.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *